LA CHIOCCIOLA

INTRODUZIONE

Il popolo delle chiocciole è del tutto particolare e si potrebbe anche definirlo molto migliore di quello umano in certe sue parti. Ciò risulta dimostrato fin dall’inizio dalle diversità di natura fisica.

Conosceremo solo nella conclusione del testo una grande veritá.

LA VERITÁ

Noi umani abbiamo impiegato secoli per capire che, allo scopo di costituire una coppia di persone anche se sposate, non occorre abbinare obbligatoriamente un maschio ed una femmina ma può trattarsi di un qualunque abbinamento. Recentemente addirittura la chiesa cattolica ha deciso di accogliere coppie comunque costituite e quindi, sia fatta da due maschi sia da femmine comunque accoppiate.
Per le chiocciole questo vale da sempre con il vantaggio che l’azione di congiungimento, necessaria per la messa al mondo dei figli, può aver luogo indipendentemente dall’essere di doppio sesso. Loro possono farlo al di fuori di ogni regola umana.

. Ad esempio una coppia di due maschi può congiungersi ed avere figli nel mentre un singolo, del tutto analogamente agli umani, un esemplare di qualsiasi sesso esso sia, non può avere figli da solo. Anche questa particolarità della natura nel creare tutto quello che ci circonda, noni compresi, ha una motivazione della massima importanza in quanto é stato l’unico modo di creare una umanità di persone tutte diverse l’una dall’altra essendo chiaro che se una persona potesse mettere al mondo un figlio operando da sola allora esisterebbe una moltitudine di uomini identici tra di loro con tutte le difficoltá che questo fatto provocherebbe. Tutto ciò non vale per le chiocciole le quali sono tutte uguali tra di loro.
C’è un altro particolare degno di nota. Noi umani viviamo in abitati che ingrandendo attraverso i secoli sono diventati sempre più estesi ed in questi tempi si sta studiando di unificare tra di loro le città vicine per farle diventare vere e proprie metropoli. In altri termini si sta cercando di accumulare milioni di persone in questi obbrobri di cemento o di acciaio estesi non solo in orizzontale ma anche in verticale costruendo mostruosi grattacieli dove vivono ammassate migliaia di persone.

Le chiocciole hanno risolto questo problema vivendo ognuno di loro sia singolo che in coppia senza bisogno di nulla: loro si distribuiscono in tutti i posti senza preoccupazioni di qualsiasi tipo, soltanto evitando i deserti ed in genere tutti luoghi dove mancano le piogge poiché hanno bisogno dell’umidità per lasciare per terra quella scia bagnata che gli è necessaria per muoversi.
Da rilevare che ogni chiocciola si porta sulle spalle la propria casetta costituita da una conchiglia in madreperla entro la quale svolge la sua vita proteggendosi dalle intemperie e da eventuali predatori.

La chiocciola mangia esclusivamente vegetali di cui è ricchissima la terra e quindi non sussistono problemi di sorta per il rinvenimento degli alimenti che invece presenta difficoltà enormi per noi umani considerata la enorme quantità di persone che al mondo si devono alimentare.

La chiocciola ha due lunghe corna per dare modo agli occhi posti all’estremità sopraelevata rispetto alla conchiglia, di guardare all’intorno..

I PERSONAGGI

i due personaggi (chiocciole) lui chiamato Chio e lei Chia (come si vede risparmiano perfino nei nomi che, allo scopo, sono cortissimi) vivono in piena libertà e senza problemi di sorta, potendo spostarsi ovunque il loro desiderio di girare in lungo e in largo come nessuno dei loro simili usava fare. Questa passione assai insolita per la loro natura, rende possibile una conoscenza delle abitudini dell’uomo ovviamente non completa ma sufficiente per spingerli a chiedersi reciprocamente il perché della profonda diversità che li distingueva da noi umani. Accadeva spesso che fra loro due discutessero a lungo argomentando con le esperienze che man mano riuscivano, con tanta meraviglia, a fare.
C’era soprattutto una cosa che li stupiva profondamente ed era la convivialità degli umani. Si chiedevano che bisogno avessero di vivere ammassate nelle metropoli. Oltre a quella convivenza quotidiana assistevano agli assembramenti colossali che avvenivano in circostanze particolari. Sicuramente si trattava delle partite di calcio, degli spettacoli all’aperto, del mangiare in ristoranti pieni zeppi di clienti. I due coniugi discutevano così a lungo su quello che avevano scoperto da decidere di parlarne anche a due amici un po’ più anziani ma con i quali avevano frequenti contatti. Questi confermarono che anch’essi si erano più volte accorti di questo fenomeno perché molto diffuso. Affermarono che nella loro vita avevano anche proseguito nelle discussioni intrattenendo sullo stesso argomento anche ulteriori amici. A Chio e Chia su questo punto apparve logico riflettere a lungo e soprattutto espandendo il problema ad ulteriori chiocciole che si dimostrassero interessate. Era soprattutto la compagna Chia ad insistere estendendo il ragionamento alla possibilità, non di poco conto, che ne potessero derivare notevoli vantaggi per tutta la comunità di chiocciole. Man mano che le settimane passavano l’interesse per il nuovo argomento cresceva con ritmo frenetico, facendo emergere personaggi molto entusiasti e che si dichiararono disponibili per migliorare le possibilità di creare un comitato di studio ed organizzazione di qualcosa di importante .

IL COMITATO DI STUDIO

La cosa andò molto avanti e si concluse con una assemblea organizzata in un’enorme prato dove si trovarono riunite qualche migliaio di chiocciole.
Durante l’assemblea però nacque un forte dissidio. Non appena il comitato organizzatore ebbe tracciato sia pur a grandi linee che veniva proposto lo studio di una vera rivoluzione nel modo di vivere tradizionale delle chiocciole che, a detta degli organizzatori, avrebbe previsto di cominciare ad utilizzare un sistema che tentasse di prendere spunto dalla vita degli umani, entrarono vivamente in azione una serie di contestatori che si dichiararono assolutamente contrari in quanto la proposta era sicuramente errata ed avrebbe addirittura provocato l’estinzione dell’intera razza delle chiocciole.

In dettaglio i contestatori ricordavano che loro stessi nei riguardi del genere umano non erano altro che una succulenta porzione mangereccia.
Aggiunse anche che la formazione di assemblee di chiocciole così numerose costituiva un gravissimo pericolo poiché, non appena gli umani l’avessero scoperta, l’avrebbero semplicemente considerata un’occasione d’oro per rifornirsi in continuazione di un rifornimento di carne pregiata.
Chio e Chia, i nostri protagonisti, si unirono all’affermazione dei contrari trovando giuste le loro proposte. Il parere da approvare, a loro avviso, doveva prevedere soltanto l’utilizzazione di qualche ritrovato degli umani senza apportare quello sconvolgimento totale che senz’altro avrebbe comportato una vera rivoluzione del resto difficilissima da attuare per tutti loro.

Si arrivò alla decisione di ricercare quale era il fatto che più interessava agli umani per ricavarne dei preziosi consigli. Dalla loro presa di posizione, giusta o sbagliata che fosse stata, risultò che la cosa che premeva di più agli umani era l’amore, la spinta sessuale per la quale ognuno dei due sessi metteva molto zelo per quasi tutta la estensione della vita nella ricerca dell’altro sesso per poter effettuare la fecondazione dalla quale avere non solo la continuazione della specie ma anche molto piacere fisico.

LA REALTÀ DELLE CHIOCCIOLE

Chio e Chia si sentivano molto soddisfatti perchè, respinta la rivoluzione dell’intero modo di vivere delle chiocciole, ci si stava limitando a qualcosa di utile e piacevole come l’amore degli umani che avrebbe senza dubbio riscosso l’approvazione generale.

Accadde però che per l’attuazione della nuova risorsa i due personaggi Clio e Clia, che avevano già assunto informazioni sul sesso degli umani, dovettero approfondire anche un elemento che essi praticavano disinvoltamente e senza saperne un gran che in quanto tutto quello che era a loro conoscenza risultava un doveroso modo di spargere larghe zone di terreno molte uova dalle quali sarebbero sortite nuove decine di chiocciole. Invece andando a fondo della cosa scoprirono elementi che non avrebbero nemmeno sospettato. L’elemento sesso per le chiocciole era del tutto inesistente nel senso ben noto, poiché ognuno di essi era ermafrodita ossia possedeva sia l’apparato riproduttore maschile che quello femminile e, non essendo in grado di autofecondarsi, non necessitavano affatto dell’intervento di un simile per ottenere, durante l’accoppiamento con il partner, anche l’autofecondazione valida sia per il partner femminile e sia, indifferentemente, per quello maschile per poi, ambedue, emettere le uova che costituivano l’arrivo di nuovi esseri in gran numero. Il tutto rappresentava una mera operazione fisica che esse , a tempo debito, effettuavano allo stesso modo di tutte le operazioni che compivano per vivere come il mangiare, il camminare spargendo una scia di liquido., il guardarsi attorno facendo sporgere le due lunghe corna che sostenevano gli occhi ecc. D’altra parte, trattandosi di esseri ermafroditi sia maschili che femminili veniva a mancare ogni tipo di attrazione fisica in quanto le chiocciole erano tutte identiche tra di loro e quindi non sussisteva nessuna ragione di una differenziazione dello stesso tipo di quella umana.

CONCLUSIONE

Alla fine utto il popolo delle chiocciole rimase e continuò immutato mentre a Clio e Clia restò solo il deludente raffronto tra la parola “amore” del genere umano e quella “padella” delle chiocciole, parole che rappresentano la conclusione vera di due specie animali ambedue viventi su questa terra.

Detto in confidenza tra umani, risulta che nel presente racconto si sono definite in dettaglio molte caratteristiche positive delle chiocciole ma però si é trascurato proprio l’elemento assolutamente fondamentale per noi : l’amore e tutte le gioie che noi umani ne traiamo sistematicamente per tutta la vita.

La conclusione é chiara, : anche in questo campo la natura é stata molto provvida avendo trovato il pretesto di creare una umanità molto varia onde poter giustificare la ottima invenzione dell’amore con tutte le sue numerose e piacevoli varianti.