IL SILENZIO PIU’ GRANDE

La poesia “Il silenzio più grande ” pubblicata sul libro ebook “Le tue parole 33 ” edito da Pagine s.r.l. Roma, www.pagine.net, è una delle mie preferite che mi ha commosso per il racconto vero di una vita con molte delle sue vicissitudini preziose ed allo stesso tempo commoventi. Soprattutto mi è piaciuto il modo con cui la protagonista considera la cosa principale di una vita: il tempo, la giornata. Il suo giorno non và dal sorgere fino al tramonto del sole né da uno scoccare della mezzanotte a quello seguente oppure dal suono mattiniero delle campane della Chiesa fino a quello della sera: per lei và dal grande silenzio notturno quando tutto tace e può ripassare la sua vita fino al seguente grande silenzio. Per me bellissima immagine.

La poesia fa parte di un’antologia di belle poesie di cui si può leggere gratuitamente la sinossi cliccando

https://www.amazon.it/tue-parole-33-Autori-Vari-ebook/dp/B07R5C6YS8

Ecco la poesia di Loretta Secco

 

IL SILENZIO PIU’ GRANDE

 

C’è un momento durante la notte in cui tutto attorno tace.

Tacciono i rumori degli umani, niente più motorini di giovani ritardatari.

Tacciono i cani a cui è stato regalato un osso ed i gatti non ancora in amore..

Nel vicino bosco tacciono gli animali notturni, gufi e civette.

Nemmeno il battito d’ali di qualche grande uccello rapace rompe la quiete.

Non si sente lo stormire delle foglie, il vento sembra rispettare questa grande  quiete prima dell’alba.

Solo silenzio è vero e mi sveglia.

E’ il momento in cui affronto quello che ho dentro di me: la vita passata e quella presente, le aspettative mancate, le delusioni, gli amori sbagliati e le amicizie non vere,

la stanchezza ed i difficili rapporti con le persone.

La delusione per il lavoro che non c’è per i figli e per gli amici, per questo mondo dove sembra far fortuna solo il ruffiano e il raccomandato.

Ho bisogno d’amore, quello vero, quello puro, che esalta lo spirito e anche il corpo,

quello per cui vale la pena di esistere e di lottare per andare avanti.

Infine la solitudine rischia di sopraffarmi, di portarmi giù fino al fondo di me stessa, può farmi compiere il gesto più estremo, quello che non mi posso permettere.

Vorrei che qualcuno mi abbracciasse, mi riscaldasse il corpo ed il cuore, si prendesse cura di me.

Arriva l’alba, all’improvviso, canta l’allodola ed a seguire il concerto di altri uccellini.

Si risveglia la natura e gli uomini aprono gli occhi ai rumori consueti.

Un nuovo giorno anche per me, sarà faticoso, rumoroso, triste, allegro.

Sarà comunque vita da vivere

Allora via …scarpe da tennis e jeans, cane al guinzaglio, camminerò nell’erba umida della guazza notturna, sentirò il frizzantino di  aria pulita sul viso, mi inebrierò della bellezza delle colline asolane al mattino colorate di rosa,

saluterò le solite quattro persone che escono all’alba, poi colazione , doccia , lavoro, spesa , casa, pulizie, stirare etc etc…..ci sarà  ancora tanto tempo e tante cosa da fare prima del prossimo grande silenzio.