INTRODUZIONE
La vicenda si svolge negli anni 50 e cioè in pieno dopoguerra. La popolazione, reduce da un periodo tremendo e pieno di paure, di scarsità di tutto il necessario e con un futuro ancora incerto, comincia però a scorgere un progresso economico che potrebbe preludere a quel periodo di benessere materiale ed anche morale tanto più sentito perché era ancora vivo in tutti il ricordo dei tremendi anni di guerra.
Si può affermare che il modo di pensare e di comportarsi di quei tempi non avesse ancora risentito delle grandi novità che stavano arrivando e quindi si continuava a vivere con i concetti anteguerra.
I protagonisti della storia qui raccontata sono due grandi amici i quali, reduci dal periodo passato da soldati in guerra, cominciano a vivere in maniera completamente nuova pur se improntata, come già detto, sulla scorta del passato recente, assolutamente sorpassato e soprattutto con poca disponibilità ad attuare quel rinnovamento che è solo iniziato ma che porterà a cambiamenti notevolissimi.
LE DUE FAMIGLIE
Alberto e Mario, questo il loro nome, hanno famiglia con un paio di figli ciascuno, vivono nelle case di tipo agricolo lasciate dai genitori ed hanno cominciato a lavorare da operai di industria ai suoi inizi e che produce mobili e serramenti di cui, In quegli anni, sussiste un grande fabbisogno. Si può quindi dire che il momento è favorevole, le famiglie possono disporre di quanto serve per condurre una vita semplice ma soddisfacente.
I figli stanno completando le scuole medie superiori in attesa di avere dei diversificati diplomi considerati sufficienti per poter trovar lavoro subito dopo la fine della scuola. Le modalità di comportamento sono però rimaste quelle anteguerra per la totale mancanza di conoscenza dovuta al tipo di vita esclusivamente locale ed inoltre per l’assenza di mezzi di comunicazione come radio e televisione mentre giornali ed altre modalità di apertura alla conoscenza, non essendo affatto letti, non contribuiscono affatto a qualunque forma di progresso. Anche la vita famigliare è rimasta invariata con i mariti che si ritengono il responsabili dell’andamento famigliare con piena facoltà di decisione in tutte le problematiche che vi si verificano.
L’AMICIZIA DI GIOVANNI E LAURA
Alberto ha due figli con Giovanni , il più anziano di venti anni. Egli, da buon“pater familias” contava che questo suo Giovanni avesse da sposarsi con Laura la figlia di Mario la quale, a suo dire, presentava tutte le qualità migliori allo scopo. Il figlio, nel tentativo di poter soddisfare il padre, manteneva con Laura buoni rapporti trovandosi anche a sostare nel bar del paese in modo di ragionare su molti argomenti senza escludere i problemi scottanti del sesso che risultavano di grande interesse ad ambedue . Inutile affermare che il figlio fosse di tutt’altro avviso essendo convinto di poter prendere da sé solo decisioni così importanti. Era Laura ad esprimersi spesso su quell’argomento come fosse un suo modo per salvaguardarsi dal pericolo che lei intravedeva di essere in qualche modo e continuamente coinvolta in un comportamento anche da lei considerato inammissibile. Allo scopo aveva comunicato a Giovanni una decisione che considerava sublime. Lei raccontava come dissentisse totalmente dai pareri delle sue amiche in quanto lei considerava l’iniziazione sessuale in maniera bellissima purché fosse riservata assolutamente a quella persona nei cui confronti lei avesse deciso in maniera certa , essere quella definitiva. A suo dire tale sicurezza poteva arrivare solo con il matrimonio e prima di quello lei non intendeva concedere nulla a nessuno nemmeno al suo promesso sposo. In questo senso aveva fatto riflettere anche Giovanni il quale le confermò di essere esattamente del suo parere anch’egli essendo totalmente dissenziente con i suoi amici. Si deve constatare come i due ragazzi andassero veramente d’accordo nel trovarsi a discutere su molti aspetti, anche su quelli gioiosi, della loro giovinezza così, come abbiamo visto, nell’affrontare argomenti delicati.
n questo senso provavano ambedue la contentezza di tutelare anche per il futuro la loro amicizia prevedendo con sicurezza che, anche se gli eventi li avessero in futuro allontanati l’uno all’altra, detta amicizia non sarebbe venuta assolutamente a mancare né a diminuire di intensità.
UN’AMICIZIA CHE ESCLUDE L’AMORE
Nell’animo di Giovanni albergava un sogno molto comune a tutti i giovani della sua età ed in base al quale egli avrebbe dovuto tutto ad un tratto incontrare una specie di dea, una ragazza immensamente grande e romantica che egli non sapeva nemmeno immaginare ma che era sicuro sarebbe assolutamente accaduto. Come confessò tutto questo a Laura ed ebbe conferma che anche lei era sullo stesso piano vivendo nel suo intimo lo stesso sogno. Da tutto questo trovava pieno consenso la loro amicizia che avrebbe senza dubbio continuato come erano da tempo d’accordo. Nella realtà il ragazzo, una volta terminate le scuole ed essendosi diplomato perito elettrotecnico ha espresso il desiderio di provare ad andare a lavorare all’estero ed in dettaglio in Svizzera dove aveva sentito esisteva richiesta di personale risultando che quello italiano era ben accettato. Il padre era nettamente contrario in quanto dalle sue previsioni anche in Italia stava iniziando un grande sviluppo economico dovuto alla nascita di industrie di vario tipo nelle quali sicuramente il settore elettricità, della quale si interessava il figlio, sarebbe diventato di grande sviluppo.
GIOVANNI LASCIA L’ITALIA
Erano tante le decisioni di Giovanni che non erano condivise dai suoi famigliari e, da tutto questo, nascevano numerose discussioni di casa. La moglie sarebbe stata più accondiscendente ma, di fronte alle decisioni del marito, lei doveva solo stare zitta e lasciare che le cose seguissero il loro corso, al massimo seguendo gli altri famigliari nonostante lei denunciasse sempre il suo dissenso sottovoce in modo che nessuno la sentisse. Vedendo che le cose continuavano sempre monotone con gli anni che trascorrevano veloci Giovanni, una volta finite le scuole ed avendo il diploma di perito elettrotecnico, volle iscriversi ad una richiesta apparsa sui giornali di una ricerca della Svizzera di personale da assumere presso una industria del ramo elettrico-elettronico. e quando gli arrivò la proposta di presentarsi a Milano per essere sottoposto ad una serie di test egli volle assolutamente partecipare presentandosi per l’eventuale assunzione nella sua categoria di perito elettrotecnico che riteneva adatta alla proposta. Il risultato fu positivo ma, a causa della necessità di rimparare la lingua tedesca che egli non conosceva affatto, la proposta era quella di accoglierlo per un anno al lavoro con la mansione di operaio ma con l’impegno di un avanzamento condizionato alla necessità di imparare in quel periodo la lingua tedesca ritenuta necessaria per poter poi effettuare lavoro di concetto come quello da egli stesso richiesto.
Salutata con molto calore Laura, Giovanni partì per la Svizzera dove fece in modo di conoscere a fondo il funzionamento dell’industria e, nello stesso tempo, seguire un corso di apprendimento della lingua locale grazie al quale ed anche al parlare sempre in tedesco con colleghi e superiori, divenne abbastanza padrone della lingua, come richiesto al momento dell’assunzione. Le cose andarono effettivamente nel modo previsto. Egli cominciò a lavorare da operaio e questo gli fece molto piacere perché ebbe modo di conoscere il funzionamento dell’industria dove era impegnato e non solo limitatamente al campo esecutivo ma anche in quello progettuale che era quello che gli interessava di più e che egli riusciva a eseguire nelle varie funzioni chiedendo il permesso di consultazione fuori orario di lavoro effettivo.
UNA AMICIZIA INCROLLABILE
Con il passar del tempo Giovanni non trascurava affatto l’amicizia con Laura con la quale erano scambiate settimanalmente lunghe lettere in modo da continuare quella amicizia che diventava sempre più importante cambiando natura poiché l’avanzare dell’età comportava anche delle innovazioni in tutta la loro vita pratica senza che tutto ciò potesse inficiare per nulla la loro confidenza, al contrario la faceva diventare più matura ancora più bella.
LAURA SI FIDANZA IN ITALIA
Ad un certo punto Laura scrisse a Giovanni, che continuava a lavorare in Svizzera, di aver incontrato quel compagno che lei sognava e che con questo lei aveva già impostato molti dei concetti che avevano trattato loro due trovandoli, in quelle nuove occasioni, ancora più belli ed importanti proprio perché riguardanti loro due come giovani veramente innamorati. In quell’occasione volle ringraziare Giovanni perché molti dei concetti erano proprio quelli portati avanti da lui. A sua volta egli andava accorgendosi che il fidanzamento di Laura invece di provocare in lui questioni di gelosia gli aveva dato contentezza quasi come lei fosse una sorella a cui congratularsi della bella notizia. Laura gli assicurò che anche a lei era successo esattamente la stessa cosa e questo, senza che ce ne fosse bisogno, confermava la validità della loro amicizia.
Veramente per Giovanni, che viveva lontano dai suoi territori, l’amicizia con Laura consisteva in un grande collegamento, un vero e continuo rapporto con la sua gioventù ed un piacere di un’amicizia molto, molto bella.
LE DUE DIVERSE VITE DI GIOVANNI E DI LAURA
Passarono in fretta una decina d’anni. Al matrimonio di Laura aveva partecipato anche Giovanni venendo ovviamente a conoscere Livio il marito e, man mano che erano venuti al mondo, anche i figli dei quali si era pure preoccupato di assistere alle feste di battesimo.
Giovanni, immerso totalmente nel suo lavoro aveva fatto una bella carriera di cui spiegava continuamente i vantaggi anche a Laura. Le sue vacanze egli le passava sempre al paesello e ne approfittava anche per continuare ad incontrarsi affettuosamente con lei stessa e con Livio , il marito ed anche con i loro figli poiché lei restava sempre la sua migliore amica.
La sua vita in Svizzera aveva un aspetto molto bello che si riferiva esclusivamente al lavoro. Egli lo aveva svolto impegnando tutto sé stesso ed affrontando i problemi che si presentavano con passione dato l’interesse che dimostrava in tutte le direzioni. In quel senso egli isvolgeva un ruolo a poco a poco sempre più importante fino ad arrivare a diventare un responsabile dell’azienda.
Invece i rapporti privati di Giovanni con l’ambiente svizzero erano scarsi per la profonda diversità di usi e costumi che creavano una continua barriera protettiva ed anche per il poco tempo che egli avrebbe potuto dedicare al passatempo.
Tutto proseguì con quelle modalità sia per ambedue gli amici e sia per le rispettive famiglie che li consideravano normali. Per la verità i genitori di Giovanni rimpiangevano sempre la mancanza di una famiglia propria del figlio dovuta, a loro dire, al fatto di non aver considerato nel verso giusto la grande amicizia esistente da decenni tra il figlio e Laura.
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UNA VERA TRAGEDIA NEL MATRIMONIO DI LAURA
Ad un certo momento a Giovanni pervenne una notizia dolorosissima. Laura aveva tardato a comunicarla perché aveva aspettato per mesi che la cosa potesse risolversi ma, vista la mancata interruzione , fu costretta a trasmettergliela, sulla base degli accordi di sincerità che tra loro continuavano ad esistere.
Era accaduto un fatto incredibile.
Il marito di Laura, trovandosi, per lavoro. continuamente a contatto con la sua segretaria, Lina, se ne era perdutamente innamorato tanto da aver abbandonato moglie e figli per accasarsi, convivere con lei e prospettando tra sè e sè i prossimi divorzio e nuovo matrimonio.. Vedremo che le cose in futuro prenderanno una piega totalmente diversa..
L’INTERVENTO DI GIOVANNI
Immediatamente Giovanni volle rientrare per una quindicina di giorni in paese al fine di poterne discutere con Laura e , possibilmente, poter parlarne anche con l’assente da casa, marito Livio.
L’incontro con Laura fu veramente straziante perché lei non riusciva a credere a quello che era accaduto. Più di tutto lei non riusciva ad ammettere l’abbandono, da parte del marito, dei suoi figlioletti che, lei ne era sicura, egli amava profondamente.
Giovanni ebbe numerosi incontri con Livio tenendosi in assoluta discrezione ma in ogni caso potendo constatare de visu la sua reale convivenza con Lina.
Quello che premeva più di tutto a Giovanni era riuscire a capire la reale situazione pur dimostrandosi sempre accondiscendente circa l’accaduto, al punto da riuscire a considerare così particolare la condizione di difficoltà in cui si era trovato, da arrivare perfino a giustificarlo, almeno parzialmente e con le dovute riserve. Questo bonario agire di Giovanni indusse Livio a formulare delle confidenze effettivamente incredibili e talmente inusitate da far riflettere molto Giovanni stesso.
Livio, il consorte di Laura, gli confidò di essersi trovato per più anni, tutto il giorno e tutti i giorni lavorativi a tu per tu con Lina una ragazza molto bella ma soprattutto molto gentile, graziosa ed estremamente intelligente la quale gli aveva fatto provare dapprima una grande ammirazione e poi, piano piano, nonostante egli fosse pienamente cosciente dei suoi doveri verso la moglie e soprattutto i figli, gli era entrata nella mente senza riuscire più a restare entro i limite della correttezza.
In conclusione Livio aveva creato quella convivenza con Lina soltanto perchè innamorato perdutamente di lei, della sua bellezza, della sua bontà e gentilezza e quindi senza nessun’altra ragione essendosi addirittura convinto di dover divorziare da Laura per sposarsi con Lina
Da parte sua Giovanni aveva capito così bene che le grandi, eccezionali doti di quella ragazza e, congiuntamente alla assidua vicinanza, avevano messo Livio nella totale incapacità di reagire convincendosi che addirittura c’era una sola cosa da fare ed era quella di perdonarlo lasciandolo continuare in quella che allora considerava la strada assolutamente ed irrimediabilmente da seguire.
Si comprende come la confessione di Livio fosse arrivata a dei limiti che si possono considerare incredibili. Egli infatti non finiva mai di ripetergli la solita serie di complimenti sulla cortesia, sulla gentilezza, sulla moralità di Lina tutti tesi alla giustificazione del suo operato . Il fatto vero era che Livio si stava convincendo che il suo rapporto con Lina era totalmente fuori luogo e da farlo convincere che non poteva affatto durare. Egli però non sapeva veramente cosa decidere e . soprattutto come comportarsi
Nell’incontro avuto con Laura prima di ripartire per la Svizzera, Giovanni, nello spiegare solo a grandi linee la situazione che aveva potuto approfondire, precisò in maniera generica che aveva capito bene ciò che era accaduto. La ragazza aveva delle doti per le quali sarebbe stato a chiunque molto difficile resistere e quindi non lo aveva potuto fare nemmeno Livio , suo marito. Egli però aggiunse che la cosa non poteva reggere per alcuni motivi principali. Prima di tutto Livio era perfettamente cosciente dei suoi errori e soprattutto dell’amore vero che egli aveva per la sua famiglia ed immenso quello per i bambini. In secondo luogo Giovanni era sicuro che anche la ragazza era stata sopraffatta dalle circostanze che la avevano fatta cascare nell’errore madornale di legarsi a una persona come Livio mentre una ragazza con quelle grandi doti avrebbe cercato e trovato quanto prima persone adatte a lei e quindi prima o poi la situazione doveva per forza cambiare lasciando quel compagno, padre di due adorati bimbi.
Secondo Giovanni tutto questo poteva anche accadere prestissimo e più che per decisione della ragazza. veramente per i pensieri che vagano irresistibilmente nella testa di Livio, ancora suo vero marito.
IL RITORNO DEFINITIVO IN ITALIA DI GIOVANNI
Nell’ultimo incontro con Laura, Giovanni le aveva comunicato un’altra notizia importante. Egli in Svizzera aveva praticamente raggiunto lo scopo che ricercava e che era quello di aspirare ad una preparazione acquistando al tempo stesso un’esperienza di lavoro di primo grado ed in misura così determinante da aver già trovato in Italia un posto di lavoro adeguato alle sue capacità in una primaria azienda e che pertanto era imminente il suo ritorno definitivo al suo paese che tanto amava. Di conseguenza egli si riprometteva di seguire da vicino le sorti di Laura in questa nuova situazione.
Prima di partire per l’ultimo suo soggiorno in Svizzera, volle salutare Livio il marito di Laura ed anche Lina, la sua nuova compagna, comunicando anche a loro che dopo poco tempo avrebbe avuto modo di incontrarsi di nuovo con loro due.
IL RITORNO IN FAMIGLIA
Laura continuò a lungo nella sua vita priva di notizie dal marito. Erano soltanto i figli ad incontrarlo tutte le domeniche restando molto scontenti della situazione addirittura affermando che il papà dimostrava un affetto sempre più vivo per loro e con un grande desiderio di essere più spesso loro appresso.
Giovanni nel frattempo continuava ad avere colloqui con LIivio sopratutto a seguito del suo effettivo trasferimento nel nuovo lavoro in Italia essendo già entrato nel suo nuovo ruolo di responsabile di un reparto importante della impresa italiana . Oltre che incontrarsi con Livio , Giovanni fece in modo da avere colloqui totalmente personali con Lina, la sua segretaria e nuova compagna.
In questi incontri oltre che capire le evidenti probabilità di scioglimento della convivenza attuale, a Giovanni stava accadendo un fatto incredibile. Egli si stava accorgendosi delle grandi qualità della giovane donna trovando piena conferma di quello che era successo ma soprattutto sentendo su di sè nascere una grande confidenza reciproca perchè anche Lina. essendosi accorta che Giovanni era molto comprensivo con lei ed il suo compagno, cominciò a confidarsi con lui aprendogli piano piano il suo cuore. Lei sentiva sempre di più la gravità di quello che aveva fatto ed al tempo stesso delle incongruenze che le venivano sempre di più in mente . Quello che più di tutto le dispiaceva era l’aver constatato che il suo attuale compagno non parlava d’altro che dei suoi due bambini facendo intendere il suo gran pentimento di averli così crudamente abbandonati. Giovanni si dimostrò sempre comprensivo mentre tentava anche di consolare Lina convinto, come veramente era nella sua mente, che quanto accaduto era stata qualcosa di inevitabile, una conseguenza difficilmente superabile a causa della realtà di vita vissuta nell’ambiente di lavoro. Lina trovava grande conforto nel modo corretto e gentile di agire di Giovanni il quale a sua volta cercava di restare nella parte giusta senza propendere nè per l’uno nè per l’altra delle due distinte personalità di Livio e della moglie Laura.
Ad un certo punto fu la stessa Lina a confidare a Giovanni che lei , da persona onesta e retta quale si considerava, non aveva potuto tener nascosto al suo compagno tutto quello che provava di vero nella sua mente. In sostanza Lina , dopo aver mille volte riflettuto sulla sua situazione, era arrivata a meravigliarsi di sé stessa per l’insieme di avvenimenti accaduti proprio a lei nel rapporto con il suo compagno, avvenimenti che da giovanissima aveva considerato non ammissibili nella maniera più assoluta perchè profondamente contrari al proprio modo di concepire la vita. In conclusione Lina non riusciva a giustificarsi a chiedersi come aveva fatto proprio lei a compiere azioni che lei stessa a suo tempo aveva definite azioni infamanti . Ora quello che cercava spasmodicamente ma senza riuscire a fare nulla, era una via di uscita che ponesse rimedio al male fatto dichiarandosi disposta a sostenere qualunque sacrificio pur di riuscirvi.
La domanda che pose a Giovanni era proprio questa: Tu Giovanni con tutto il tuo buon senso non puoi aiutarmi in tutto questo?
Occorre qui registrare un avvenimento di estrema importanza. A Giovanni stava nascendo qualcosa di nuovo e che non aveva mai provato in vita sua. Seguendo Lina da vicino, come stava facendo da tempo , se dapprima aveva constatato che lei era una persona molto corretta nonostante tutto quello di sbagliato che aveva commesso, col passare del tempo ed approfondendone la conoscenza sentiva nascere in sé stesso quei sentimenti che non aveva mai provato nemmeno con Laura per la quale aveva sempre sentito in cuore qualcosa di grande che però senza che mai si trattasse di quella novità che allora sentiva crescere sempre di più per Lina ma che egli non avrebbe mai potuto confessare alla stessa per più motivazioni come ad esempio il fatto di essere grande amico di Laura cioè della moglie reale del compagno col quale Lina conviveva da tempo..
Per tutte le motivazioni descritte Giovanni aveva una sola possibilità : estraniarsi completamente lasciando Lina libera e costretta a decidere da sola, completamente da sola su quello che le restava da fare.
Quando comunicò questa sua decisione a Lina questa si sentì come fosse stata tradita dalla sola persona della quale faceva affidamento e, oltre a questo, Giovanni le aveva imposto di non rivolgersi mai più anche nell’avvenire a lui che voleva essere completamente estraneo, qualunque fosse la decisione da lei presa.
Lo stesso comportamento egli mantenne con Laura alla quale non disse nulla delle confidenze avute e soprattutto del nuovo sentimento che era nato in lui ma che egli pensava di dover cancellare rifiutando ulteriori contatti con Lina.
A questo punto la persona che si trovava così a mal partito da essere fuori di sé era Lina la quale sentiva di aver perso anche l’ultima persona sulla quale poteva contare.
Sussiste una circostanza fondamentale. Tutti i protagonisti a partire da Livio il suo attuale compagno, da Giovanni per arrivare addirittura fino a Laura, tutti quanti erano giunti a una conclusione importante che riguardava la persona di Lina : considerarla una persona d’oro nonostante tutto quello che era successo in realtà.
Se si allude a Livio suo compagno e al tempo stesso marito di Laura, bisogna considerare che egli aveva avuto mille motivi per giudicarla la migliore persona del mondo, che lo aveva amato, che aveva accettato di convivere con lui accondiscendendo alla compagnia dei suoi figli che tutte le domeniche arrivavano a casa.
Non parliamo di Giovanni che ormai la considerava la persona che più amava.
Alla fin fine la stessa Laura aveva dovuto accorgersi che Lina, pur se stata l’amante di suo marito, tuttavia si era comportata correttamente.
Lina ,dopo aver pensato e ripensato, era arrivata alla conclusione che l’unica persona cui rivolgersi era Livio il suo compagno.
E fu proprio a lui che Lina si rivolse direttamente con un risultato più facile di quanto lei potesse immaginare. Nel colloquio trovò che il suo compagno da molto tempo era convinto della necessità di finire quanto prima la convivenza ed infatti poi non fece altro che ringraziarla per il suo comportamento che era sempre stato molto corretto, addirittura meraviglioso.
LE CONCLUSIONI
Quando Giovanni venne a conoscenza che Livio era tornato felicemente in famiglia ed accolto a braccia aperte, fu molto felice.
Di contro, il passare di giorni e dei mesi senza notizie di Lina lo rendeva pensieroso poiché non riusciva nemmeno ad immaginare come avrebbe potuto reimpostare un colloquio con lei.
Fortunatamente fu proprio il rientro di Livio in famiglia e la fine della convivenza, a rappresentare un determinante motivo per un nuovo contatto con Lina e la sua attuazione nel migliore dei modi.
Egli era andato subito a brindare al ritorno di Livio trovando nella loro casa tanta felicità in tutti i componenti compreso Livio che letteralmente non stava più nella pelle dalla contentezza. Al colmo dell’entusiasmo questi volle magnificare la persona di Lina i raccontando, con estrema discrezione, un fatto che superava notevolmente tutte le belle cose che Giovanni sapeva già. Finita la lista completa e ben nota delle lodi. egli esplose in una affermazione veramente incredibile:
“Giovanni ti racconto un fatto che tu non potresti mai immaginare. Figurati che io con Lina non ho mai avuto nessun rapporto sessuale perchè lei si era ripromessa fin da ragazzina che mai e poi mai nella sua vita avrebbe dato il suo corpo ad un uomo se non dopo il matrimonio per il motivo che lei considerava trattarsi di un dono grandissimo da riservare solo a colui che sarebbe rimasto per sempre al suo fianco dopo averla sposata. Siccome io, in quella situazione non avrei potuto in nessun modo sposarla, non avrei potuto averla mia e così è accaduto nella realtà. In sostanza io ho convissuto con Lina esclusivamente per il grande amore che provavamo tutti due, amore diventato ancora più grande a seguito della rinuncia, decisa tutti due assieme di evitare rapporti intimi se non dopo sposati “
Giovanni restò ammutolito ma dentro di sé ancora più contento perchè si immaginava anche la soddisfazine che senz’altro avrebbe provato Laura nel sapere anche un fatto veramente incredibile come la realtà di suo marito Livio il quale, pur avendo convissuto per più giorni con Lina tuttavia non aveva avuto alcun rapporto intimo con lei.
Quello di più bello che Giovanni provava era l’autentica ammirazione per Lina e per tutto il suo modo di comportarsi e dove risaltava in maniera superlativa la rinuncia sublime di rapporti intimi se non con l’amore quello vero e per tutta la vita.
Poi, finito l’incontro, ripensò intensamente a quello che aveva sentito riconoscendo che in quel momento aveva in mano una ragione valida per poter riprendere l’amicizia con Lina.
Egli le chiese subito un appuntamento motivandolo con il desiderio di raccontarle un fatto molto bello. Il suo discorso con Lina iniziò con il precisarle che egli stesso e Laura, da giovanissimi avevano stipulato un patto che ambedue ritenevano essenziale ed era l’impegno a riservare il loro primo rapporto sessuale soltanto a quella persona che veramente lo meritava e questa persona era lo sposo e la sposa. In altri termini era deciso fermamente che nessuno dei due avrebbe avuto un rapporto vero prima di essere sposati. Egli, in maniera del tutto eccezionale , era venuto a conoscere che anche Lina stessa aveva ragionato nello stesso ed identico modo dimostrando ancora una volta la sua vera grandezza morale. Finì il suo ragionamento confessandole che anche lui stesso voleva complimentarsi con lei ripetendo che sempre più si rendeva conto di aver li davanti una donna eccezionale sotto tutti i punti di vista, tanto eccezionale che egli le chiedeva di poter frequentarla per poter condividere con lei un pò della sua bontà, della correttezza ed infine della sua vita. Con queste parole egli aveva presentato a Lina una vera e propria dichiarazione d’amore che costituì l’inizio di una storia che indefinitiva condurrà ad un lieto fine i movimentati avvenimenti quì raccontati.