INTRODUZIONE
Aldo e Alberto avevano costituito una piccola società dove eseguivano lavori diversificati in genere. In effetti nella loro città esistevano moltissime persone che di fronte al dilagare del sistema digitale si trovavano in difficoltà. Ebbene nella loro pubblicità i due amici si offrivano sia per compilare dei siti di non grande importanza ma anche di eseguire qualunque tipo di operazione digitale compresi il trattamento di procedure particolari delle quali loro conservavano la parte digitale aprendo un settore nominalmente rintracciabile e che essi tenevano aggiornato. Molte persone si sentivano dispensate da molte procedure delle quali non capivano nulla ma facevano eseguire andando personalmente a parlare con i due soci e quindi evitando di recarsi agli uffici pubblici o alle banche. Per queste persone il contatto personale era la sostanza della loro vita e non erano in grado né amavano sostituirlo con quella “diavoleria” del sistema informatico.
AMICIZIA E COLLABORAZIONE
I due amici e soci andavano molto d’accordo e la loro attività, iniziata per puro caso, era man mano aumentata consentendo un introito più che sufficiente per sopravvivere come azienda..
Dicevamo che i due amici andavano molto d’accordo e se c’era un piccolo dissidio questo riguardava un particolare che giudicavano di secondo piano ed era l’aggiornamento dell’attrezzatura soprattutto digitale. Infatti Alberto aveva la passione di essere sempre aggiornatissimo e quindi ogni volta che appariva la pubblicità di un nuovo computer più performante di quello che stava usando oppure di una app più completa della precedente, allora egli fremeva perché l’ufficio ne fosse subito approvvigionato. Tutto questo comportava una spesa che Aldo considerava superflua perché, a suo giudizio, ogni attrezzatura e applicazione doveva durare di più non essendo pressati da una necessità effettiva ma solo dalla passione di Alberto per le novità di tutti i tipi. La cosa non aveva nessuna conseguenza quando il lavoro andava bene perchè gli introiti lo giustificano ma diventava pesante nei periodi di scarso lavoro che si verificava immancabilmente nelle varie stagioni.
ARRIVA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
La cosa divenne più sentita in ambedue i sensi cioè quello positivo perché l’aggiornamento abbreviava la stesura di molte documentazioni mentre il continuo acquisto di tutte le app che uscivano diventava una spesa notevole. Si sta, ovviamente, parlando dell’arrivo dell’intelligenza artificiale.
Alberto era appassionato di tutte le novità e soprattutto di quelle che avrebbero offerto una facilitazione nella stesura di molti documenti che loro dovevano eseguire sistematicamente allo scadere di certe date e, cosa essenziale, sempre gli stessi procedimenti della volta precedente con la sola modifica di qualche dato. L’IA in questo tipo di attività era straordinaria perché il lavoro ripetitivo diventava di una semplicità e di una velocità incredibile. Pertanto quando Alberto riuscì ad imparare le procedure di base ed abbastanza semplici non finiva più di magnificare il nuovo sistema di lavoro e la sua bravura nell’averlo scoperto e fatto applicare da un Aldo piuttosto dubbioso e che avrebbe aspettato la solita conferma di applicazione pratica prima di impegnarsi in nuove spese.
L’adozione dell’intelligenza artificiale consentiva di ampliare l’attività aprendo nuovi settori di lavoro. Erano infatti disponibili delle app (che qui venivano chiamate “strumenti”) che erano così avanti con i contenuti da permettere di aiutare nella risoluzione di problemi anche molto specialistici . Alberto, ad esempio, consultando le possibilità dello strumento “giustizia” -vide che IA era molto esperta nelle leggi e nei codici civili e penali italiani e quindi poteva consentire l’apertura di nuovo settore comprendente la compilazione corretta di contratti di vario tipo come comporre delle questioni sorte tra comproprietari, tra condomini, tra confinanti ecc. ecc. In tutti questi casi ed anche in quelli imprevedibili, Alberto poneva il quesito all’IA la quale gli dava una relazione scritta in perfetto italiano e con tutte le dimostrazione di prova dei risultati.
In questo modo l’agenzia risultava atta a compilare qualunque tipo di modulo, stipulare contratti privati, dare pareri su qualunque argomento . Insomma era diventata un ufficio veramente tutto fare.
A quel punto il dissidio tra i due soci non verteva tanto sulle spese per l’aggiornamento delle attrezzature di lavoro quanto invece per una motivazione che, secondo Aldo, il loro nuovo modo di lavorare che arrivava anche a prendere decisioni su categorie di problemi dei quali essi non sapevano nulla, comportavano un grande rischio essendo totalmente basati sui pareri espressi da una macchina con tutti i rischi che potessero anche essere erronei. Egli esponeva questi dubbi al suo socio il quale lo rassicurava in quanto l’intelligenza artificiale, oltre a sentenziare risultati a qualsiasi quesito, forniva sempre gli estremi delle documentazioni sulle quali si basava il risultato stesso. Allora Aldo affermò che prima di rilasciare documenti ai clienti sarebbe stato necessario verificare dato per dato la veridicità di quanto espresso perchè la stessa IA consentiva di correggere eventuali errori modificando, su espressa richiesta, totalmente il documento che veniva ricompilato dall’inizio alla fine. Vedendo però che Alberto continuava a fidare nell’intelligenza artificiale Aldo impose una nuova regola in base alla quale prima di consegnare un documento al cliente sarebbe stato lui a fare le necessarie verifiche. Alberto disse subito che la procedura non andava bene perchè sia i controlli e tanto più le correzioni di eventuali errori dovevano essere fatti subito fin dal primo arrivo della risposta di IA.
Alla fine la norma imposta da Aldo non andava bene perchè era necessario che fosse direttamente l’estensore del qquesito a provvedere direttamente lui stesso.
Tutto ciò, alla fine , significava che nessun controllo, nella realtà, venisse mai fatto con il rischio di chissà quali errori perché questi accadono sempre quando ci si fida ciecamente della macchina.
UN GRAVE AVVENIMENTO
Le cose andarono avanti molto bene per un lungo periodo. Gli affari continuavano sempre crescendo di numero anche perchè i due amici , viste le aumentate velocità ed impegno del lavoro svolto con le nuove modalità, poterono abbassare il prezzo richiesto per ogni loro lavoro. In sostanza andava tutto bene sia per loro due che vedevano i risultati economici sempre crescenti e sia dei clienti che erano serviti velocemente ed a buon prezzo e nessuno ricordava più i rischi che si correvano in quel modo.
Ma un bel giorno il prevedibile guaio apparve in tutta la sua gravità.
Era accaduto che un cliente si presentasse all’ufficio con tutti i documenti catastali e notarili di una casa che volevano vendere. L’incarico ricevuto consisteva nel controllare se tutto era a posto in modo da poter andare dal notaio a stipulare il contratto di vendita.
Alberto di tutta fretta chiese ad IA di fare le verifiche immettendo tutti i dati della casa in vendita che aveva ricevuto dal cliente e quindi fornendo dati catastali e notarili. L’intelligenza artificiale controllò l’esattezza di tutti gli elementi accedendo anche all’ufficio tecnico comunale per verificare la regolarità della concessione a costruire la casa da vendere e trovando tutto a posto in quanto non esistevano ipoteche oppure oneri di altro genere, l’atto notarile di acquisto del terreno nel quale erigere il fabbricato era regolare ed altrettanto per la concessione a costruire. L’agenzia comunicò con una relazione contenente pari pari la risposta dell’ IA e cioè che si poteva benissimo redigere l’atto di vendita. Infatti i due contraenti, venditore e compratore andarono dal notaio al quale avevano presentato la relazione dell’agenzia ed il notaio, rassicurato, compi la vendita effettuando poi le necessarie registrazioni ai pubblici registri.
Tutto bene ma alla distanza di circa mezzo anno arrivò in ufficio il cliente con in mano una lettera dell’avvocato del compratore il quale dichiarava che la casa non era vendibile perchè al momento della firma dell’atto notarile il fabbricato, nella sua consistenza effettiva, era diverso da quello di progetto depositato in comune in quanto negli anni seguenti rispetto a quelli di costruzione iniziale, erano state eseguite delle modifiche edili senza avere la relativa concessione edilizia da parte del Comune per poterle effettuare regolarmente. Tutto ciò era avvenuto senza che alcuno avesse chiesto espressamente all’intelligenza artificiale di verificare se erano state fatte delle modifiche non autorizzate. Logicamente queste erano verifiche che l’IA non poteva fare essendo necessario un sopralluogo ma se Alberto lo avesse chiesto, IA avrebbe risposto che non poteva farlo perché occorreva fare un sopralluogo. L’errore quindi era stato commesso da Alberto che, non conoscendo per nulla l’attività edilizia, non sapeva della necessità di un sopralluogo di verifica della corrispondenza della realtà con il progetto approvato.
LE CONCLUSIONI
La conclusione fu grave. L’atto di acquisto venne annullato perché la casa non era vendibile ed Il venditore dovette restituire tutti i soldi ricevuti per la vendita ivi comprese tutte le spese notarili ed accessorie. Oltre a questo il compratore aveva già effettuato la sistemazione edilizia con sostituzione dei serramenti e ridipintura di tutto l’edificio all’interno ed esterno ed inoltre aveva fatto fare la cucina su misura. Tutto ciò comportò un indennizzo molto cospicuo che l’agenzia colpevole avrebbe dovuto sborsare.
Prima di farlo Alberto provò a consultare un avvocato per vedere se esisteva qualche modo per salvaguardarsi da una spesa mostruosa. L’avvocato sostenne che l’agenzia che aveva rilasciato una dichiarazione che dava assicurazione della regolarità della vendita era l’unica responsabile e che non restava altro da fare che trattare sui rimborsi e pagare quanto concluso con un accordo consensuale .
La conclusione finale contempla una discussione dei due che non erano più amici che si addossavano a vicenda la colpa e quello che restò da fare fu la chiusura definitiva dell’agenzia gravati da una spesa talmente elevata da non poter in alcun modo saldarla.
La conclusione vede la chiusura dell’ufficio ed i due, non più amici nella ricerca spasmodica di un nuovo lavoro.
Tutto questo dà un’idea del rischio che si corre quando delle attrezzature straordinarie vengono utilizzate senza tener conto dei rischi che si corrono senza verificare costantemente la corrispondenza dei risultati della macchina con la realtà. La cosa diventerà ancora più complessa con l’arrivo. ormai consolidato, dell’intelligenza artificiale, vista la sua grande versatilità che consente e molto più consentirà in futuro di essere impiegata nelle più disparate attività ivi comprese quelle non sperimentate a sufficienza il che, come accaduto nel racconto. offrirà sicuramente moltissime occasioni di dare risultati non conformi con la realtà e quindi errati.